mercoledì 9 maggio 2012

Letture Maggio 2012

IGNAZIO SILONE
Fontamara

Dopo aver letto Fontamara, che fare?
Sicuramente rifletterci sopra e capire che, alcune volte, la miseria unita all'ignoranza sono condizioni peggiori della povertà.
Il romanzo di Silone (per certi aspetti il "Pirandello d'Abruzzo") è una sana storia sull'ingiustizia.
L'oppressione e la rabbia sono gli elementi che caratterizzano l'intera vicenda ed i poveri cafoni,gli unici a pagare a caro prezzo le sorti dei loro destini, ne sono gli eroi.
Quando c'è di mezzo il fascismo, inoltre, come in questo caso, si riescono a percepire le grandi difficoltà a cui andavano incontro la maggior parte della popolazione italiana dell'epoca. Infine il sualismo città-campagna, non fa altro che accentuare la disuguaglianza fra coloro che hanno tutto (i ricchi) e che sfruttano la povera gente per raggiungere i propri scopi; e coloro che non hanno niente (i cafoni), i quali, portati all'esasperazione dalla "cattiva legge", cercano con qualunque mezzo di ribellarsi al regime.
Quindi concludo riportando a voi le unltime parole del libro:
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* Dopo tante pene e tanti lutti, tante lacrime e tante piaghe, tanto odio, tante ingiustizie e tanta disperazione, che fare?

*Tratto da Fontamara di Ignazio Silone - Oscar Mondadori - 22 Edizione - pag. 208