BANANA YOSHIMOTO
L'Ultima Amante di Hachiko*
Ci fu una mattina in cui mi disse:
"Hai presente quei tassisti, quelli a cui i clienti vomitano sempre in macchina?"
"No, perché? Esistono?" risposi io ridendo.
"Ti giuro esistono eccome. Me ne parlava tempo fa proprio uno di loro. E non sò perché, è un periodo che continua a tornarmi in mente la sua storia incredibile."
"Ma davvero ci sono tassisti del genere?"
"Quando gli vomitano in macchina, poi per quel giorno non possono più lavorare perché l'odore impregna l'abitacolo."
"Cosa!?!"
"Mi diceva il tassista che ad alcuni di loro, sfortunatissimi, succede sempre. E che lui riesce a capire quali sono i clienti che vomiteranno."
"Gli ubriachi, no? Ma perché li fa salire in macchina, allora? Non è che magari continua a pensare allo schifo che ha provato quando gli è successo e ne ha semplicemente ingigantito il ricordo?"
"Certo sarà anche così. Ma mi ha detto che è addirittura famoso tra i suoi colleghi. Gli è successo così tante volte che hanno incominciato a sospettare che fosse lui stesso a farlo. Gli hanno detto di andarsi a fare vedere all'ospedale. La verita, invece, è che persino tra i peggiori ubriachi che prendono il taxi, ce ne sono tanti che non vomitano. A lui, però, succede regolarmente, tutte le volte che dentro di sé prega che non succeda. Ha cercato di evitare il giro dei quartieri dei locali, ma gli è andata male lo stesso. Una volta a Okusawa, nel quartiere di Setagaya, passava per una via buia di una zona residenziale. Hacaricato uno e questo si è sentito male e gli ha vomitato su tutto il sedile anche se non aveva bevuto una goccia di vino."
"Incredibile!"
"Ci pensavo in questi giorni, sai. Lui è proprio il tipo che ti dà l'impressione di essere molto depresso, uno che effettivamente ti fa venire voglia di vomitargli nel taxi. Con lui davanti, più ti sforzi di non farlo, più stai male e ti vengono i conati. Figurati che anch'io, mentre mi raccontava tutte quelle storie con la sua faccia triste, ho cominciato a sentirmi poco bene. Ma a parte questo credo, che sia tutto un segno del destino, un messaggio perché smetta di guidare il taxi. Forse è sempre giù di morale proprio perché non è portato per il lavoro che fa, e dentro di sé spera che qualcuno gli vomiti in macchina, così per quel giorno ha finito di lavorare. Oppure è una cosa che lo ossessiona al punto tale che inconsciamente la provoca lui stesso. Insomma, è un destino in qui si intrecciano milioni di fattori."
*Tratto da Banana Yoshimoto - L'ultima amante di Hachiko. Edizione Universale Economica Feltrinelli