martedì 31 gennaio 2012

Omaggio a Giorgio Bocca: il suo ultimo articolo

L'oscenità in politica*
*La Repubblica 23 Settembre 2011

La politica, il parlar di politica come un interminabile, ossessivo fiume di oscenità, come accadeva nella fanciullezza quando ci scambiavamo parole “sporche” persuasi che quello fosse il segno della raggiunta maturità, che eravamo diventati uomini capaci di creare uomini. Giornali e televisioni sembrano dominati dalla foia delle immagini lubriche, dell’umorismo da caserma.
Un uomo, un industriale brianzolo di nome Silvio Berlusconi è il portavoce di questa volgarità plebea che ha ritrovato il coraggio di esporsi in pubblico, anzi vantandosi in pubblico di esistere. Nelle intercettazioni telefoniche di Silvio, dei suoi cortigiani, delle sue prostitute ritrovi lo sfogo carnevalesco della sessualità repressa. La Rai ha trasmesso un' intervista a una delle escort: sembrava la parodia di un inno satanico.
Proterva, sfrenata la signorina recitava la parte del demonio vincente su tutte le ipocrisie, su tutte le viltà. Parlava del ruffiano Tarantini come di un campione della verità e dell' audacia: sia lodato lui che in questo mondo di pecore ha avuto il coraggio di essere ciò che un uomo vincente deve essere, uno che ruba, approfitta, che usa la benevolenza dei potenti viziosi per fare strada. Non solo dei piccoli ricatti, delle modeste tangenti, ma i grandi affari con i monopoli privati di Stato, con la chimica e le meccaniche e il petrolio.
Coraggioso e ingegnoso: qualche bella ragazza mandava nel salotto giusto ed ecco che il furbo Tarantini era diventato un personaggio chiave della corruzione. La bella escort proseguendo l' intervista non si conteneva più, faceva l'elogio della lascivia che aiuta la furbizia, dell' avidità che è il giusto sentimento di rivalsa dei nati poveri. Irridente, sprezzante di ogni prudenza, di ogni rispetto. Credete a me che queste cose le conosco: hai un fratello disoccupato da sistemare, una madre ammalata da curare, devi pensare al tuo avvenire, a uscire dalla miseria degli stipendi statali.
E allora smettila di fare l' elogio delle virtù che ti lasciano povera, dei doveri con i quali non ti compri una T-shirt elegante, credi a me che conosco la catena del successo e della ricchezza, se devi venderti per
avere dei bei vestiti venditi, perché solo l'eleganza ti aprirà le prime porte, se vuoi diventare un' attrice, un' indossatrice alle feste di Silvio e dei suoi simili non andartene proprio al momento giusto, quello in cui si fermano le candidate al suo letto, ai suoi amori penosi ma redditizi. Quando le prostitute rivendicano il loro diritto a esserlo, il loro merito a essere uscite dal gregge dei paurosi e dei deboli è troppo tardi per ogni considerazione sociale: siamo alla disperazione senza rimedio di chi sceglie la via delittuosa pur di uscire dalle pene della vita.
A questo punto sei fuori da una vita non diciamo virtuosa, ma onesta, fuori da una socialità corretta o sopportabile, dentro un groviglio di ricatti e di menzogne. Durante l'inchiesta di Mani pulite il procuratore Di Pietro ebbe parole di pietà per i poveracci che erano caduti nella rete infernale, anche loro, disse, hanno dei sentimenti, dei parenti, dei desideri di redenzione. Ma è altrettanto vero che uscire dalle grinfie del demonio nonè facile, che non tutti possono resistere alle sue tentazioni.
Si chiede a Berlusconi di fare un passo indietro. Non lo farà. Uomini come lui non sono in grado di farlo, non esistono per loro rifugi in paesi lontani. Se sono al punto in cui sono è perché lo hanno voluto con volontà di distruggersi, prevalente su quella di salvarsi.

 Giorgio Bocca

Musei di Storia Innaturale di Leonetti Mario


Musei di Storia Innaturale*
Alcuni fra i più controversi musei nati durante il ventesimo secolo
Una legge morale ci impone di accettare la frase “il mondo è bello perché è vario”; anche l’arte e la cultura, a loro volta, recitano una bizzarra parte in tutto ciò che ci circonda.
Di certo molte persone avranno sentito parlare di British Museum, del Louvre, del famoso Museo di Storia Naturale di New York più volte citato in diversi film, o ancora musei d’arte contemporanea come il Guggenheim. Tuttavia esiste un’altra realtà. Essa è meno conosciuta perché è considerata più stravagante e inusuale.
A Nuova Delhi in India si trova il Museo internazionale della Toilets creato dal Dottor Bindeshwar Pathak un pioniere nel campo della sanità in India. Egli si occupa principalmente dell’evoluzione dei servizi igienici a livello internazionale, collaborando addirittura con organizzazioni come l’ONU. Questo bizzarro museo è stato creato per aiutare a diffondere non solo la storia dello sviluppo della toilets, ma anche per promuovere il suo utilizzo in Paesi dove espletare all’aperto bisogni fisiologici è una pratica ancora molto usata da milioni di persone. Al suo interno la struttura contiene diversi tipi di sanitari: alcuni antichi in legno, fino ad arrivare ai modelli di ultima generazione.
Per tutti gli appassionati della saga di Harry Potter è stato inaugurato nel 1951 il Museo della Stregoneria a Boscaste in Cornovaglia. Il museo ospita la più grande collezione al mondo di manufatti legati proprio alla stregoneria. Per sole quattro sterline si potranno sfogliare circa tremila volumi che trattano di occulto, magia ed esoterismo.
A Praga invece si trova il Museo di Strumenti di Tortura Medievali. Per quanto l’ambiente può risultare macabro ed inquietante, al suo interno, il museo, offre la possibilità ai turisti di toccare con mano sessanta strumenti ed attrezzi di tortura usati principalmente durante l’epoca dell’inquisizione.
Chi l’ha detto che una Tenia non potrà mai trovare posto in un museo?
Il Meguro Parasite Museum è l’unico museo al mondo dedicato ai parassiti. Esso è principalmente una struttura di ricerca fondata nel 1953 da Satoru Kamegari, un dottore in scienze mediche. Il museo, unico nel suo genere, è messo anche a disposizione del mondo accademico e del governo. Il primo piano della struttura presenta una panoramica generale delle varie specie di parassiti, mentre il secondo piano si concentra sulle fasi del ciclo di vita dei parassiti. Il museo può contare in tutto almeno trecento esemplari conservati in formalina al 5%.

Leonetti Mario
* E' possibile trovare questo articolo anche su http://www.lenews.eu/